Quali ausili esistono per l’incontinenza urinaria?
Gli ausili per l’incontinenza urinaria si dividono in ausili a raccolta e ausili con sistema ad assorbenza.
Gli ausili con sistema a raccolta sono rappresentati dai cateteri esterni o raccoglitori esterni di urina, costituiti da condom (in lattice o latex-free) autoadesivi o fissati al pene mediante fascette biadesive o collante. Il buon senso suggerisce di sostituire il condom quotidianamente, anche se il cambio può rendersi necessario più volte al dì in occasione dei cateterismi; la manovra, da qualcuno utilizzata per risparmiare condom, di sraccordare la sacca e fare il cateterismo con il condom in sede, non è da considerarsi molto ortodossa. Si consiglia inoltre di effettuare una accurata pulizia con prodotti detergenti, controllare le pieghe cutanee, utilizzare condom di misura adeguata onde evitare spandimenti di urina.
Possibili complicanze sono rappresentate dall’ipersensibilizzazione e macerazione cutanea, da infezioni dell’apparato urinario e occlusione del sistema di raccordo.
Il condom urinario viene collegato alle sacche di raccolta per urine, monouso o riutilizzabili.
Ne esistono di varie dimensioni: da letto (di capacità di 1500-2000 cc), da gamba (500-750 cc) e da qualche anno anche da coscia (di capacità più ridotta). Sono provviste di valvola antireflusso, rubinetto di scarico, indicazione del volume e tubo di raccordo di lunghezza variabile ed adattabile. La cosiddetta sacca da pancia (belly bag), lo stringipene, il “tappino” uretrale femminile sono presidi poco diffusi e a nostro avviso poco consigliabili per i mielolesi.
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