Quali trattamenti farmacologici e/o chirurgici possono essere adottati per curare l’ipertono?

Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, esistono vari farmaci che si sono rivelati utili: i più diffusi ed ef caci sono il baclofene, alcune benzodiazepine come il diazepam e il clonazepam, e la tizanidina. Il dantrolene, in passato molto usato, non è più in commercio in Italia. Promettente sembra, ma ancora vincolata ad una normativa restrittiva, la cannabis sativa. La clonidina, che è un farmaco antiipertensivo, è stata utilizzata per via transdermica (in cerotti) come antispastico con risultati controversi. Senza entrare nel dettaglio delle singole molecole, e precisando che il trattamento farmacologico, in ogni caso, deve SEMPRE essere effettuato ESCLUSIVAMENTE su prescrizione del medico, ricordiamo che i farmaci antispastici sono normalmente somministrati per via generale (solitamente per via orale), anche se oggi vi è la possibilità di trattare l’ipertono mediante infusione di farmaci direttamente nel muscolo, a livello del nervo motore o in prossimità del midollo spinale.

Il trattamento per così dire “tradizionale” deve rispondere a criteri ben precisi che rappresentano, peraltro, criteri validi per ogni tipo di trattamento farmacologico: il dosaggio del farmaco deve essere quello minimo capace di ridurre la spasticità, senza determinare fenomeni di accumulo e di interazione con altri farmaci, deve essere ben tollerato dal paziente e la scelta della molecola deve ricadere su quella con ef cacia maggiore; si deve ottenere una signi cativa riduzione dell’ipertono e nel contempo evitare la fatica muscolare.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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