DOVE, QUANDO, COME DIFENDERSI DAI RISCHI DI CALDO E FREDDO
D’estate, al mare o, in ogni caso, all’aperto, non lasciare troppo le gambe al sole ed usare comunque una crema protettiva. Evitare ogni contatto con sedie o panche di metallo che siano state esposte per molto tempo al sole. D’inverno, quando la temperatura è rigida, proteggere sempre con indumenti di lana la testa, le mani e soprattutto i piedi.
Se l’auto è stata a lungo al sole, evitare di sedersi su coprisedili in plastica; per i tetraplegici fare attenzione ai comandi modi cati che, esattamente come il volante, possono surriscaldarsi ed ustionare le parti insensibili degli arti superiori.
Non mettere mai a contatto della pelle coperte elettriche, cuscini termici, borse dell’acqua calda, asciugacapelli. Non avvicinare mai troppo gambe e piedi a stufe o radiatori accesi, o al fuoco di un caminetto. In caso si utilizzi del ghiaccio (contro gonfiori, contusioni o altro) non tenerlo mai a contatto diretto della pelle.
Tenersi lontani da stufe e fornelli con pentole o recipienti da cui possano uscire schizzi di liquidi bollenti. Se si vuole lavorare ai fornelli, proteggersi comunque con un grembiule di plastica di grosso spessore.
Non appoggiare mai recipienti con cibi o liquidi caldi sulle ginocchia (allo stesso modo evitare sempre il contatto con cibi congelati).
Meglio non fumare. Se si fuma, evitare che la cenere o un portacenere in metallo entrino in contatto con la pelle.
Non mettere mai gambe e piedi a contatto di tubi, rubinetti o getti d’acqua calda di cui non si conosca la temperatura. Prima di immergersi nella vasca o mettersi sotto la doccia, controllare la temperatura dell’acqua (non deve superare i 37°C).
Evitare le saune e i bagni turchi: i potenziali rischi sono molto maggiori dei bene ci. Se proprio non si vuole rinunciare, è indispensabile entrare senza alcun oggetto metallico, non solo addosso (bigiotteria, orologi, chiave dell’armadietto) ma anche “sotto il sedere” (carrozzina) o “in mano” (stampelle, deambulatore).
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