Quali ausili o interventi tecnici facilitano la pratica di attività sportive da parte del mieloleso?

I più importanti adattamenti o interventi riguardano la carrozzina, soprattutto per il suo utilizzo a livello agonistico. Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole salto di qualità, frutto tanto dell’introduzione di raf nate tecnologie quanto dell’uso di nuovi materiali: l’adozione di fibre di carbonio, titanio, di pneumatici in seta, ha notevolmente ridotto il peso delle carrozzine, nulla togliendo alla resistenza che debbono offrire alle sollecitazioni durante le gare.

In particolare, per le competizioni di atletica leggera e per le corse, sono utilizzate carrozzine speciali dotate di tre ruote e di dispositivi che riducono il rischio di cadute in curva.
Gli stessi materiali leggeri caratterizzano le carrozzine a quattro ruote per la pratica del basket e del ping-pong: in questi casi è utile eliminare o ridurre ogni elemento super uo quali spondine o schienali, al ne di consentire all’atleta una maggiore libertà di movimento.

Le carrozzine da rugby, in versione “da attacco” e “da difesa”, devono essere dotate di dispositivi antiribaltamento ed avere robusti paraurti e bandelle laterali di protezione.
La “carrozzina” per chi pratica lo sci è molto particolare: si tratta infatti di uno speciale “guscio”, generalmente in plastica, sotto il quale viene ssato o uno sci (nel caso della discesa o dello slalom) o due sci (nel caso si pratichi lo sci di fondo). L’atleta guida il mezzo mediante due appositi piccoli bastoncini.

Altri ausili sono rappresentati da guanti rinforzati per l’atletica e il tiro con l’arco, o forniti di velcro per favorire la presa e il controllo della racchetta nel tennis e nel ping-pong e nella scherma.
È molto importante ricordare che l’adozione di nuovi materiali e di particolari accorgimenti tecnici, come accade in altri settori, ha contribuito ad un miglioramento qualitativo (ad esempio per le carrozzine) non limitato solo allo sport ma applicato alla vita di tutti i giorni.

Il nuoto è forse l’unico sport paralimpico adatto ai mielolesi che non prevede l’uso della carrozzina.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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