Che cosa è il cateterismo intermittente e quali sono i suoi vantaggi?

Il cateterismo intermittente è una pratica che consente al paziente di svuotare la vescica regolarmente più volte al giorno.
Rappresenta una metodica di trattamento delle disfunzioni vescico-sfinteriche estremamente utile non solo nei difetti di svuotamento (ritenzione urinaria), ma anche nei difetti di riempimento (incontinenza) da iperattività detrusoriale: consente infatti un completo svuotamento vescicale in corso di terapia farmacologica con anticolinergici o quando non si raggiunga un bilanciamento vescicale ottimale (quando cioè permanga un residuo post-minzionale elevato).
Costituisce la modalità di svuotamento vescicale elettiva dopo trattamento chirurgico di denervazione detrusoriale o di cistoplastica di ampliamento; consente in ne di monitorare l’ef cacia del trattamento farmacologico e/o riabilitativo mediante la misurazione del residuo post-minzionale.
Il cateterismo intermittente presenta numerosi vantaggi perché non espone il paziente ai rischi e alle complicanze già ricordate a proposito del cateterismo a permanenza.
Se correttamente eseguita è una metodica priva di rischi e di complicanze significative (ricordiamo le lesioni uretrali da tecnica scorretta, le infezioni urinarie da asepsi non accurata, la sovradistensione vescicale da periodicità non rispettata). Le controindicazioni sono rappresentate dai diverticoli e dalle stole uretrali, dalle stenosi uretrali serrate, dagli interventi chirurgici uretrali recenti, dalle difficoltà di autogestione del paziente.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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