Che cosa è la teleriabilitazione?

La teleriabilitazione permette di creare contatti tramite video con i pazienti ed i loro famigliari ed ha l’evidente vantaggio di poter essere utilizzata in qualsiasi ambiente dotato di telefono fisso; nei luoghi senza telefono può essere usato un cellulare.

Viene impiegata nel proseguimento dell’assistenza ai mielolesi e alle loro famiglie, con lo scopo di offrire un supporto dopo il ricovero, controllare l’adattamento, prevenire le complicanze secondarie e facilitare il reinserimento nella comunità.

Di primaria importanza è l’aspetto legato al monitoraggio e al trattamento delle piaghe da decubito, in quanto questa complicanza può ritardare di molto la dimissione e rendere estremamente difficile la permanenza a domicilio. Le più moderne risorse tecnologiche oggi disponibili consentono una perfetta definizione delle immagini e quindi un preciso intervento terapeutico anche in lesioni piuttosto complesse, che rappresentano ancora uno degli aspetti più critici per pazienti costretti ad allettamenti prolungati. La teleriabilitazione agevola, inoltre, tutta una serie di interventi clinici di supporto, come gli accertamenti laboratoristici, la somministrazione di nuovi farmaci o gli aggiustamenti di terapie in atto, nonché la gestione della vescica neurogena (cateterismi intermittenti, ausili per la continenza). Con la teleriabilitazione, infine, vi è la possibilità di continuare ad utilizzare, presso il domicilio del paziente, i protocolli di terapia riabilitativa ed occupazionale iniziati in ospedale, di veri care il corretto uso dei presidi ortopedici forniti, di ricercare soluzioni a problemi legati alle posture, all’abbattimento e superamento delle barriere architettoniche domestiche e sul posto di lavoro.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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