Che cosa è una trombosi venosa profonda e come si può prevenire e curare?

Le trombosi venose profonde (TVP) costituiscono una complicanza molto frequente sia nella fase acuta che nella fase degli esiti delle lesione midollari.

Sono determinate dalla “chiusura”, totale o parziale, di una vena (solitamente negli arti inferiori o nella pelvi) da parte di un “tappo” (coagulo), che si forma all’interno del vaso, che ostacola il flusso di sangue dalla periferia verso i grossi vasi dell’addome ed il cuore (ritorno venoso).

I fattori predisponenti sono rappresentati dalla paralisi muscolare, dalla perdita del tono vasomotorio, dall’immobilità, dalla disidratazione, dal fumo di sigaretta e dall’assunzione di ormoni (pillola).
Clinicamente il sospetto di trombosi venosa profonda deve intervenire quando un edema, anziché bilateralmente, compare solo o maggiormente a carico di un piede o di un polpaccio che, inoltre, può essere più caldo. La presenza di febbre (in assenza di altre cause note), può suffragare la diagnosi, che va comunque confermata dagli accertamenti strumentali (doppler e/o ebogra a). Qualche volta la trombosi si manifesta con aumento della spasticità o fenomeni disre essici.

La prevenzione va effettuata mediante il posizionamento antideclive degli arti, frequenti cambi posturali, l’utilizzazione di calze elastiche, la mobilizzazione articolare ed una adeguata pro lassi farmacologica; il trattamento prevede l’utilizzazione di farmaci anticoagulanti ed una breve immobilizzazione dell’arto.


...continua

Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
Versione completa con testo e immagini ordinabile in modo completamente gratuito.


ORDINA LA TUA COPIA GRATUITA