Che cosa si intende per cateterismo sterile e per cateterismo pulito?

Il cateterismo (o l’autocateterismo) sterile è quello che viene effettuato generalmente in ambiente ospedaliero. Deve essere eseguita una accurata disinfezione dei genitali, devono essere utilizzati guanti sterili (da parte dell’operatore o del paziente in caso di autocateterismo), gel lubrificante sterile ed i genitali del paziente devono venire coperti da un telino sterile fenestrato: se si usa un catetere idrofilo autolubrificante deve essere utilizzata soluzione fisiologica o acqua sterile e non vi è la necessità del gel lubrificante.
L’autocateterismo (o il cateterismo) pulito consente il trattamento a lungo termine delle disfunzioni dell’apparato vescico-sfinterico e costituisce un ottimo strumento di prevenzione e trattamento delle infezioni urinarie.
È questo il tipo di cateterismo (o autocateterismo) che può essere normalmente svolto anche a domicilio.
Prima di procedere alla cateterizzazione è necessario lavarsi accuratamente i genitali e le mani con acqua e sapone; nel caso venga utilizzato un catetere idrofilo autolubrificante è sufficiente l’acqua del rubinetto e non è comunque necessario usare guanti sterili.
Oggi sono a disposizione cateteri idrofili autolubrificanti con l’acqua sterile già integrata nella confezione ed una guaina che permette la manovra cosiddetta “no touch”, anch’essa parte della confezione, allo scopo di effettuare un cateterismo più igienico anche a domicilio, o fuori casa. Questi cateteri sono già pronti per essere utilizzati.
In entrambi i casi, alcuni consigli possono facilitare l’esecuzione della cateterizzazione, che deve essere comunque effettuata dopo adeguato addestramento da parte del personale medico o infermieristico.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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