Come si curano le infezioni urinarie?

Alcune norme di carattere generale devono essere comunque osservate per prevenire l’insorgenza delle infezioni urinarie:
■ bere abbastanza, di solito almeno 1,5 litri al giorno (di ciò si parlerà anche più avanti nei capitoli dedicati all’intestino e alla dieta);
■ acidi care le urine (per esempio assumendo vitamina C) o utilizzare altri integratori “alimentari” (cranberry, D-mannosio), sempre previo parere del medico;
■ svuotare completamente e regolarmente la vescica (se è il caso, mediante cateterismo intermittente);
■ effettuare un’accurata igiene della regione genitale e perineale;
■ lavarsi spesso le mani;
■ lavare il cuscino della carrozzina e la sua fodera almeno una volta alla settimana;
■ usare sacche di raccolta per urina monouso e sostituirle quotidianamente;
■ curare l’alvo per ridurre il “ristagno” e la “crescita” di germi nell’intestino che possono colonizzare la vescica.
Qualora si verifichino episodi di infezioni urinarie sintomatiche è necessario effettuare l’urinocoltura con antibiogramma e iniziare la terapia con l’antibiotico adeguato, ricordando che il trattamento farmacologico deve SEMPRE essere prescritto ESCLUSIVAMENTE dal medico.
In caso di batteriuria asintomatica, in genere non è necessario intraprendere alcuna terapia medica: è sufficiente mantenere una adeguata idratazione, acidificare le urine e controllare il residuo post-minzionale. Solo in casi particolari (ad esempio presenza di reflusso vescico-ureterale, rischio elevato di “diffusione” dell’infezione ad altri organi suscettibili o corpi estranei, in presenza di batteri che sembrano favorire più di altri la formazione di calcoli come lo Pseudomonas aeruginosa e il Proteus) alcuni specialisti raccomandano il trattamento antibiotico anche in assenza di sintomi.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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