Come si manifesta clinicamente l’alterato controllo dei meccanismi di termoregolazione?

Nel mieloleso, all’ipotensione e alla bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca) si correla frequentemente una ipotermia inferiore a 36°C. Possono anche veri carsi puntate di ipertermia che superano a volte i 41°C (cosiddetta “febbre centrale”): prima però di diagnosticarla come tale, bisogna escludere una febbre dovuta a un focolaio infettivo, a una trombosi venosa o altro.

Quando è causata da un interessamento puro del sistema nervoso autonomo, la febbre si associa a rossore cutaneo diffuso, a una sensazione di malessere generale e di sete e, a volte, a crisi comiziali (crisi epilettiche o convulsioni).

Anche la sudorazione viene alterata dopo una lesione spinale.
Si osserva generalmente un aumento della sudorazione (“iperidrosi”) nelle parti del corpo situate al di sopra della lesione come compenso alla ridotta termodispersione delle regioni che si trovano al di sotto della lesione (o sottolesionali). Sotto il livello di lesione si realizza, a volte, una iperidrosi molto marcata, interpretabile come una generica iperattività riflessa del sistema nervoso autonomo: in questi casi, soprattutto se di recente insorgenza, conviene sempre escludere una causa irritativa sottolesionale. In ne, alcuni farmaci assunti dai pazienti, in particolare gli anticolinergici (utilizzati per la vescica), possono determinare una ulteriore inibizione della sudorazione.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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