Come si realizza la ripresa dell’attività sessuale nella donna mielolesa e quali possibilità ha di procreare?

Generalmente si assiste ad un periodo di amenorrea (assenza di mestruazioni) e/o di ovulazione post-traumatica di durata variabile, in genere tra i 2 e i 6 mesi. Successivamente la possibilità di avere gli, compatibilmente con le condizioni generali, ritorna ad essere normale e, in quanto tale, può rendere indicata l’adozione di misure contraccettive (pillola, spirale) se la persona sceglie di evitare gravidanze indesiderate. Va però detto che la pillola può essere controindicata per un aumentato rischio di trombosi legato alla paralisi, e che anche le complicanze di un IUD possono essere da un lato misconosciute per la mancanza di sensibilità e dall’altro provocare manifestazioni disre essiche. Si ricorda che il condom (preservativo) è l’unico mezzo, esattamente come prima della mielolesione, che, se correttamente utilizzato, serve contemporaneamente alla prevenzione sia delle gravidanze indesiderate che delle malattie sessualmente trasmesse.

Per quanto fin qui detto e rispetto all’uomo, dal punto di vista anatomico la ripresa dell’attività sessuale da parte della donna presenta meno problemi almeno per quanto riguarda le possibilità di soddisfare il partner.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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