È possibile per un mieloleso fare anche attività agonistica, e quali sono gli sport praticabili?
La pratica da parte dei disabili dello sport anche a livello agonistico è ormai molto diffusa sia in Italia che all’estero.
È possibile e frequente, per il mieloleso, il graduale passaggio dalla fase di attività sportiva in funzione riabilitativa a quella di vera e propria attività agonistica: a questo scopo ha contribuito molto il sorgere di Società sportive ad hoc in diverse città italiane e l’organizzazione sia a livello regionale che nazionale di appositi Campionati per disabili.
Molti sono gli sport oggi riconosciuti uf cialmente, coordinati e gestiti dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) a cui sono affiiate un gran numero di società sportive.
Le discipline praticate sono principalmente il nuoto, il ping-pong, la scherma, la pallacanestro, il tiro a segno, il tiro con l’arco, il tennis, lo sci, la canoa, il rugby, la vela e l’atletica leggera, che prevede varie specialità come le corse in pista (al pari dei normodotati, dai 100 metri alla maratona) e i lanci classici.
L’attività sportiva a livello agonistico è ovviamente condizionata dalle capacità funzionali palesate dal mieloleso e veri cate dai cosiddetti “classificatori funzionali”: trattasi di gure esperte (medici, sioterapisti, istruttori) appositamente formate in corsi federali uf ciali e suddivise per disciplina (ad esempio un classi catore funzionale del nuoto non potrà classi care rugbysti o schermidori).
L’idoneità allo sport agonistico viene valutata da specialisti in medicina dello sport similmente a quanto accade per i cosiddetti normodotati. Ovviamente esiste una grande diversità nella risposta cardiovascolare allo sforzo e la prova dovrà essere adattata alle potenzialità del soggetto: in particolare il mieloleso non potrà di solito eseguirla con i test da sforzo classici (due scalini, tapis roulant, cicloergometro a gambe).
Indirizzi: www.comitatoparalimpico.it
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