Le cosiddette “barriere architettoniche”: come eliminarle o ridurle per favorire l’autonomia del mieloleso?

Purtroppo l’ambiente è ricco di elementi che impediscono a soggetti aventi capacità siche, psichiche o sensoriali limitate, di muoversi in maniera autonoma: si tratta delle cosiddette “barriere architettoniche”.

Questi ostacoli sono relativi sia a spazi confinati (edifici e attrezzature), che a spazi aperti (percorsi pedonali, parcheggi), che a mezzi di trasporto. Il problema principale è l’eliminazione delle barriere o, comunque, la loro riduzione nell’ambiente costruito: grazie anche all’emanazione di norme volte al loro superamento, attualmente nella progettazione di nuovi edifici si cerca di tener conto di tutte le potenziali categorie di utenti, favorendo così l’inserimento sociale e l’autonomia del disabile.

Le barriere architettoniche rappresentano il primo vero problema che il mieloleso deve affrontare, una volta “rientrato nalmente a casa”.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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