Perché, nel mieloleso, va posta particolare attenzione al problema della tosse?

Come si è visto, sono molti i muscoli che, durante la respirazione, entra- no in gioco per espandere la gabbia toracica e, quindi, per consentire ai polmoni di ossigenarsi. Dopo una lesione cervicale o dorsale alta, la respirazione non riesce più ad essere profonda e regolare come prima e anche l’atto del tossire diventa molto difficoltoso.

L’inefficenza del meccanismo della tosse favorisce il ristagno delle secrezioni normalmente presenti nei polmoni e ciò può costituire un terreno ideale per la crescita dei batteri.
Per impedire che questo accada, occorre adottare ogni accorgimento atto a migliorare l’efficacia della tosse. Uno dei più pratici è quello di creare con le mani una pressione al di sotto del diaframma (nel caso in cui siano deficitari i muscoli addominali): un paraplegico è in grado di effettuare questa manovra da solo, mentre un tetraplegico può aver bisogno dell’aiuto di una terza persona (un addetto all’assistenza, un famigliare, il caregiver).


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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