PRESIDI PER L’INCONTINENZA (a cura di Daniela Monducci)

Gli ausili hanno lo scopo di aiutare a gestire il problema dell’incontinenza:

– proteggendo la cute dall’azione irritante dell’urina e dall’umidità
– salvaguardando indumenti e biancheria
– controllando la diffusione di cattivi odori

Oltre a soddisfare tali bisogni primari l’ausilio deve essere:

– semplice da utilizzare
– confortevole e discreto
– facile da smaltire.

GESTIONE DELL’INCONTINENZA URINARIA MASCHILE

I cateteri esterni (o raccoglitori esterni di urina) devono essere ipoallergenici, adattabili alle variazioni di volume del pene, dotati di un raccordo sicuro ed an- tiattorcigliamento, e facili da usare.
Ne esistono di varie misure (sono disponibili dei calibri per misurare la circonfe- renza del pene in modo di poter utilizzare il condom della misura esatta).

– migliorando la vita sociale della persona.

Cateteri esterni (o raccoglitori esterni di urina)

Si consiglia di sostituire il condom dopo ogni cateterismo; l’impiego di questo prodotto per periodi di tempo superiori alle 24 ore potrebbe determinare irritazioni della pelle: è buona norma effettuare un’accurata pulizia della cute del pene con prodotti detergenti ed asciugare bene prima dell’applicazione.

Metodi di ssaggio

Metodi interni

Metodi esterni

Fascetta biadesiva Autoadesivo Adesivi medicali

Fascetta elastica Fascetta in lattice Fascetta adesiva

• Catetere esterno con fascetta biadesiva: raccordo di massima sicurezza, morbida fascetta adesiva, design antiattorcigliamento (fare attenzione alla macerazione della pelle dovuta al contatto dell’urina con la fascetta).

• Catetere esterno autoadesivo in lattice: linguetta per lo srotolamento,applicatore pratico e sicuro, design antiattorcigliamento.

• Catetere esterno più autoadesivo: materiale ipoallergenico, comodo applicatore, linguetta per lo srotolamento, raccordo a soffietto.

• Catetere esterno autoaderente: materiale in silicone puro, buona adesività, di varie misure dalla small (ottimo per il pene retratto) all’extra-large.

Sacche di raccolta

Si dividono in:
• sacche da gamba: capacità non molto elevata (250-750 cc), si ssano alla coscia o al polpaccio, dotate di scarico, di materiale robusto ed a perfetta tenuta, forma il più possibile discreta e funzionale, tubo di lunghezza idonea per evitare l’attorcigliamento, presenza di valvola antire usso, scarico sicuro e facile da aprire, sistemi di attacco pratici e confortevoli;

• sacche da coscia: rispetto alla sacca da gamba capacità ridotta, meno visibile in chi porta calzoni corti, si fissa meglio;

• sacche da letto: maggiore capacità (1500-2000 cc), con supporto per il letto, chiuse o con scarico, dotate di valvola antireflusso, deflusso continuo, sicurezza e durata, confort e discrezione.

Ausili per l’incontinenza lieve

Raccogligocce

È una piccola tasca assorbente, che si fissa agli slip con un adesivo e permette di eliminare i disagi legati alle piccole perdite di urina. Ne esistono di due tipi.
• Raccogligocce di forma anatomica, con polimeri superassorbenti a funzione gelificante e antiodore, con assorbenza di circa 80 cc.

• Raccogligocce con capacità assorbente no a 180 cc; la sua forma anatomica permette un posizionamento efficace e la presenza di una striscia adesiva ne facilita il fissaggio allo slip; il raccogligocce è formato da vari strati di un tessuto/non tessuto, particolarmente soffice a contatto con la cute, che rimane asciutto ed assicura una buona traspirazione; una banda in materiale morbido ed unico permette il passaggio del liquido ed evita che il gel venga a contatto con la pelle; una fascia di polimeri superassorbenti, che trattengono no a 180 cc di urina, si trasforma in gel ed elimina la sensazione di bagnato; un involucro esterno impermeabile ne assicura una perfetta tenuta; questo raccogli gocce è fornito in un’unica misura universale.

GESTIONE DELL’INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE

• Pannolino superassorbente piccolo
All’interno del pannolino vi sono speciali polveri superassorbenti che si legano all’urina e la trasformano in un gel: il risultato è un pannolino piccolo, sottile e discreto con una grande capacità assorbente. Uno speci co agente antiodore elimina subito il caratteristico odore dell’urina. Sul retro uno strato impermeabile impedisce qualsiasi perdita, mentre un’ampia striscia adesiva mantiene il pannolino sempre nella giusta posizione. Il pannolino è così piccolo e sottile che assume naturalmente una forma anatomica. La super cie a contatto con la pelle, in morbido tessuto/non tessuto, la mantiene sempre perfettamente asciutta. Hanno una capacità di assorbenza di 65-105-160 o 200 cc.

• Pannolino sagomato piccolo
Sono dotati di pratici adesivi, comodi per poter essere utilizzati con la normale biancheria, con un esclusivo sistema di controllo, che, grazie alla particolare tecnologia utilizzata nei polimeri superassorbenti di nuova generazione, permette di controllare ed inibire la formazione dei batteri responsabili dei cattivi odori. Nella donna è importante sconsigliare l’uso dei pannoloni standard per una maggiore libertà di movimento e, soprattutto, per limitare i disagi psicologici e sociali.

Ausili per l’incontinenza severa

  • Pannolone sagomato
    È una linea di prodotti anatomici concepiti per offrire il massimo confort e la massima resa in termini di assorbenza e praticità. Per aumentare la sicurezza vi sono due bande elastiche di contenimento, composte da tre strati, atossiche ed ipoallergeniche, nonché particolarmente ef caci nei casi di pazienti allet- tati. Lo strato di acquisizione, di colore azzurro, permette una più rapida ed uniforme distribuzione dell’urina nello strato sottostante, che funge da vero e proprio strato-serbatoio. Inoltre, il pannolone sagomato possiede delle alette salvapelle, che proteggono la cute dalle irritazioni e permettono una migliore vestibilità, riducendo i rischi di perdite. Le tre tipologie in uso sono:- giallo per una incontinenza media – verde per una incontinenza grave – bianco per uso notturno.
  • Pannolone a mutandina
    È indicato solo nell’incontinenza fecale grave, dotato di barriere fecali di contenimento laterale e di una pratica banda elastica sul posteriore con effetto barriera. È ad alta capacità di assorbimento, confortevole e discreto da indossare, grazie al ridotto ingombro del materassino di polpa di cellulosa. È necessario fare attenzione all’insorgenza di lesioni causate da una eccessiva costrizione del presidio.
    In molti casi viene usato un tampone anale che consente di ristabilire in ma- niera meccanica il controllo dell’evacuazione .Questi tipi di pannoloni si usano anche nell’incontinenza maschile. Di fondamentale importanza risulta il cambio frequente dell’ausilio al ne di evitare lesioni da decubito, arrossamenti, lacerazioni cutanee.

AUSILI PER L’AUTOCATETERISMO

Esistono anche degli ausili, nati dalle richieste degli utilizzatori, che garantiscono maggiore sicurezza e autonomia a chi pratica l’autocateterismo.
• Stampella pieghevole che consente di bloccare gli indumenti, in modo da procedere più agevolmente al cateterismo o all’applicazione delle guaine, con le mani completamente libere. La stampella viene aperta e posizionata sotto le cosce; gli indumenti vengono bloccati, attaccandoli all’apposito gancio sulla sommità della stampella stessa. Anche con una normale gruccia appendiabiti si ottiene il medesimo risultato, ssando il gancio agli indumenti e ponendo la gruccia sotto le cosce.

• Abbassapantaloni in grado di fissare il pantalone alla carrozzina, con supporto per la sacca di urina.

• Specchietto, pensato per le donne, per avere una migliore visuale dei genitali durante il cateterismo (esiste anche quello con la luce). Al primo utilizzo va tolta la pellicola protettiva; un laccetto elastico va in lato negli appositi passanti, assicurandosi che il velcro si trovi nel lato interno; attraverso il laccetto lo specchietto viene ssato alla coscia nella posizione più idonea. Può essere usato anche lo specchietto da sopracciglia (che ha il vantaggio di ingrandire).

• Pinza in alluminio, studiata per consentire ai pazienti tetraplegici l’introduzione del catetere. Utilizzabile anche una siringa a schizzettone: si rimuove lo stantuffo e si collega il cono della siringa direttamente al catetere.

• Maniglia in plastica, che consente di controllare il catetere anche a chi ha una manualità ridotta. Viene in lata nelle ultime tre dita della mano, con il supporto per il catetere rivolto verso il dorso; il cono in gomma del catetere viene bloccato nell’apposita clip presente sulla maniglia.

• Divaricatore, per la donna, in alluminio con specchietto integrato, nato per le situazioni di forte ipertono/spasticità agli arti inferiori.


...continua

Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
Versione completa con testo e immagini ordinabile in modo completamente gratuito.


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