Quali accorgimenti di tipo pratico possono aiutare la ripresa dell’attività sessuale?

Prima di riprendere un’attività sessuale regolare deve essere superata la fase di shock spinale e vanno risolti, per quanto possibile, i problemi di natura vescicale e intestinale.

Il paziente può aumentare l’intensità delle proprie sensazioni sessuali concentrandosi sulle informazioni verbali della partner circa la natura della stimolazione. Dopo la lesione spinale acquistano maggiore importanza zone del corpo extragenitali, come labbra e capezzoli, nonché sollecitazioni erotiche di natura visiva.

È evidente che una lesione midollare incompleta comporterà una prognosi migliore sia per quanto riguarda l’erezione che l’eiaculazione: non bisogna comunque dimenticare che dal punto di vista clinico le variabili sono molteplici per cui può capitare di trovarsi di fronte a situazioni diverse da quelle attese.

Grossa in uenza va attribuita all’equilibrio minzionale e all’integrità dell’apparato vescico-sfinterico: le erezioni sono più valide a vescica piena, anche se la distensione vescicale può determinare la comparsa di fughe di urina durante il rapporto, mentre l’orgasmo, che è presente nel 20% circa dei medullolesi, a volte si può accompagnare a crisi di disre essia autonomica (nelle lesioni con livello superiore a T6).

Per quanto riguarda il rapporto sessuale vero e proprio, si consiglia generalmente a tutti i mielolesi, almeno per le prime volte, la posizione supina: oltre ad essere più comoda, è anche la posizione in cui il senso di “limitatezza” è minore. Con l’andar del tempo, però, la maggior parte delle persone con lesione midollare preferisce posizioni in decubito laterale.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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