Quali altre complicanze ortopediche possono seguire ad una lesione midollare?
Le principali complicanze sono: l’osteoporosi, le fratture patologiche, l’o- steomielite e la scoliosi.
■ Osteoporosi
È una perdita di massa ossea (sali di calcio e proteine), determinata dall’immobilità e dall’assenza del carico, a cui fa seguito un indebolimento meccanico delle ossa e quindi un maggior rischio di fratture patologiche.
La diagnosi è radiologica e di laboratorio.
■ Fratture patologiche
Sono una diretta conseguenza dell’osteoporosi.
Le cause possono essere costituite da traumi (anche di lieve entità), cadute, mobilizzazioni inappropriate.
Le sedi più frequenti sono il femore, la tibia e le vertebre.
I sintomi sono rappresentati da tumefazione, deformità, aumento della spasticità.
■ Osteomielite
È un’infezione dell’osso causata da fratture esposte e/o da piaghe da decubito.
Le sedi sono solitamente le ossa lunghe e il bacino.
I sintomi caratteristici sono: febbre, tumefazione, dolore (se la sensibilità è indenne), aumento della spasticità.
La diagnosi è di tipo radiologico e laboratoristica.
L’osteomielite può determinare a sua volta gravi deformità ossee, fratture patologiche e setticemia.
■ Scoliosi
È una deformazione della colonna vertebrale in rotazione, cifosi e deviazione laterale.
Tra le cause più frequenti nel mieloleso vanno annoverate una postura scorretta in carrozzina e/o in ortostatismo e la paralisi della muscolatura del tronco.
La diagnosi è radiologica.
Tra le conseguenze più gravi ricordiamo la riduzione delle funzionalità cardiorespiratoria e la formazione di piaghe da decubito.
■ Una menzione particolare meritano le tendinopatie a carico di spalle, gomiti e dita, causate dal sovraccarico funzionale/microtraumatismi degli arti superiori (da porre in relazione diretta con il deficit degli arti inferiori). La diagnosi è solitamente clinica, a volte supportata dalla radiologia tradizionale, dall’ecografia o eventualmente dalla risonanza magnetica nucleare.
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