Quali caratteristiche del paziente influiscono sulla scelta di un cuscino antidecubito?

■ Peso
Pazienti in sovrappeso hanno bisogno di materiali ad alta densità (gel), per i problemi legati agli spostamenti; pazienti “leggeri” di un cuscino di forma anatomica per aumentare la super cie di contatto e migliorare la distribuzione del proprio peso.

■ Immobilità
I pazienti che non riescono a sollevarsi periodicamente e/o a cambiare posizione autonomamente necessitano di cuscini ad aria o multistrato.

■ Incontinenza
La maggior parte dei cuscini antidecubito ha un lato rivestito di materiale impermeabile (a sua volta rivestito di un tessuto che facilita la traspirazione), così da ovviare ad ogni eventuale fuga di urina.

■ Vizi posturali
Una posizione anomala (da vizio posturale o patologie osteo-articolari) può essere corretta mediante la prescrizione di un cuscino adeguato (multistrato con supporti personalizzati).

■ Temperatura ambientale
Evitare di rivestire il cuscino con materiali plastici; i cuscini (e i materassi) ad aria e ad acqua sono i più efficaci nell’eliminare il calore del corpo. I cuscini in gommapiuma si scaldano rapidamente mentre quelli in gel si mantengono in genere abbastanza freschi.

Ricordiamo comunque che un cuscino (o un materasso), per quanto abbia elevate capacità (potenzialità) antidecubito, da solo non basta a prevenire le lesioni da decubito.
La manutenzione dei cuscini generalmente non richiede abilità particolari. Nella maggior parte dei casi il tutto si risolve con la pulizia della fodera. Alcuni modelli richiedono cure più specifiche che il paziente dovrà apprendere e ripetere periodicamente.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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