Quali esami si possono effettuare per valutare la funzione erettiva e quella eiaculatoria?

Vi sono numerosi accertamenti, sia di carattere clinico che strumentale, che possono essere effettuati per valutare l’entità del de ficit erettivo ed eiaculatorio:

■ anamnesi (caratteristiche dell’erezione e dell’eiaculazione, libido, abitudini sessuali, malattie associate, uso di droghe o farmaci);

  • esame obiettivo urologico e neurologico;
  • esami di laboratorio (ormonali, ematochimici generali);
  • eco-doppler delle arterie peniene (per valutare la funzionalità circolatoria, di base e dopo FIC);

■ esami neurourologici (ri essi evocati sacrali, potenziali evocati somato-sensoriali, stimolazione magnetica corticale, risposta simpatico-cutanea, velocità di conduzione motoria del nervo pudendo, velocità di conduzione sensitiva del nervo dorsale del pene, elettromiogra a della muscolatura del piano perineale);

  • studio urodinamico;
  • tumescenza peniena notturna (per valutare la presenza di erezioni notturne);
  • arteriogra a delle arterie peniene;
  • cavernosogra a(per valutare la morfologia dei corpi cavernosi e le loro modi cazioni durante l’erezione);

■ erezione arti ciale o farmacoerezione (mediante FIC, a scopo diagnostico);

■ visual sex stimulation (per valutare la risposta erettiva del paziente a stimoli di natura erotica);

■ test psicologici.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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