Quali sono gli strumenti utilizzati per la videoconferenza di teleriabilitazione?

Il “teleconsulto” avviene attraverso l’utilizzo di due postazioni, una presso la struttura ospedaliera e l’altra al domicilio del paziente.

La tecnologia impiegata permette l’incontro in videoconferenza tra l’utente ed i suoi famigliari a casa, ed il personale sanitario presente in ospedale. La postazione consente anche la trasmissione di immagini, e la relativa registrazione in un archivio, che può avvenire anche in modo autonomo, attraverso una semplice procedura attivata dal paziente stesso. L’interfaccia con l’utente può essere facilitata da comandi vocali; di solito il sistema viene approntato in modo da non poter essere utilizzato per altri scopi e la trasmissione e la divulgazione di dati personali può essere criptata.

La postazione del paziente a casa è costituita da un comune schermo televisivo, o dal video di un PC, collegato ad una telecamera ad alta definizione, con o senza fili: completa il tutto un terminale telefonico (fornito anche di un microfono “a collare”), dotato di risposta automatica, che mette in comunicazione audio-video i due interlocutori, attraverso linee ISDN o ADSL.

Lo staff sanitario in ospedale ha a disposizione un analogo sistema e un computer, nel quale si trova la cartella clinica e dove vengono immagazzinati tutti i dati e le immagini utili.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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