Quali sono le basi fondamentali del trattamento fisioterapico-riabilitativo della spasticità?

Questo tipo di trattamento è basato su tecniche largamente diffuse e conosciute, la cui efficacia è comunque di breve durata e mai definitiva. Ricordiamo lo stretching (stiramento) muscolare, la mobilizzazione articolare passiva, le posture (in particolare l’ortostatismo e la deambulazione), il rilassamento (eventualmente con biofeedback elettromiografico nelle lesioni incomplete), l’elettrostimolazione con elettrodi impiantati e con elettrodi di superficie (del muscolo antagonista, del muscolo agonista, del dermatomero), il confezionamento di splint funzionali inibitori, l’applicazione di freddo (crioterapia), l’anestesia locale. Il massaggio, che si utilizza diffusamente per rilassare le contratture della muscolatura sana, sembra meno efficace o addirittura controproducente sul muscolo spastico. Per il trattamento della spasticità sono state proposte anche le onde d’urto, inizialmente nate per frantumare i calcoli renali e poi applicate anche a patologie degenerativo/microtraumatiche muscolo-tendinee. Infine, last but not least (ultima ma non meno importante) l’idrochinesiterapia che verrà approfondita più avanti.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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