Quali sono le caratteristiche principali degli altri materassi antidecubito?

■ Materassi in fibra cava

Sono realizzati in bra cava siliconata, un materiale di forma cilindrica con l’interno cavo rivestito di silicone: in questo modo le fibre possono seguire agevolmente, i movimenti del paziente, riducendo notevolmente l’attrito e le sollecitazioni di taglio. Realizzano, inoltre, una buona riparti- zione del peso e delle pressioni su tutta la base di appoggio. Il materasso deve essere ricoperto con una fodera permeabile all’aria e impermeabile ai liquidi. Sono molto leggeri, di consistenza simile ad una coperta in piuma e di facile manutenzione (si lavano in lavatrice). Non adatti a pazienti che necessitano di supporto rigido.

■ Materassi con supporto in gel
Sono costituiti da una fodera interna contenente gel di silicone (o materiale analogo) e una fodera esterna in velluto o altro materiale. Offrono un buon sostegno e bassa sensibilità alle variazioni di temperatura ambientale. Il peso è elevato: sono indicati in quei pazienti che richiedono un supporto stabile e facilmente riparabile.

■ Materassi in gommapiuma (a profilo sagomato o viscoelastica)
I modelli più diffusi sono quelli che presentano la parte superiore suddivisa in tanti elementi a forma di tronco di piramide: viene così facilitata la circolazione dell’aria e il peso del corpo è distribuito su una superficie di appoggio più ampia. È consigliabile utilizzare materassi a tre sezioni e a tre strati sovrapposti, di diversa densità, che meglio si adattano al soma del paziente.

■ Materassi ad acqua
Erano più usati in passato. Possono essere costituiti da una o più parti (di solito tre: per la testa e il torace, per l’addome e il bacino, per gli arti inferiori), con o senza fodera di contenimento. Offrono un buon sostegno ed una buona penetrazione delle sporgenze ossee: è necessario non riempire troppo di acqua il materasso così da facilitare la penetrazione e quindi la ripartizione delle pressioni sui punti di appoggio. La temperatura dell’acqua deve essere mantenuta intorno ai 30-37°C per non creare squilibri termici al paziente. L’acqua del materasso tende ad assumere la temperatura dell’ambiente: alcuni modelli sono perciò dotati di un termostato che mantiene la temperatura dell’acqua a valori prestabiliti.


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Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
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