Quali sono le fasi essenziali per procedere ad un corretto autocateterismo?

Dopo avere preparato adeguatamente il catetere e lavato accuratamente mani e genitali, si procede in questo modo:
■ seduti sulla tazza, ricercare la posizione più comoda per le operazioni successive;
■ per chi esegue la manovra disteso la posizione ideale viene appresa durante l’addestramento (solitamente è quella semiseduta con gambe piegate e aperte);
■ alle donne risulta di solito necessario l’utilizzo di uno specchio e, se necessario, di una lampada;
■ introdurre lentamente il catetere fino a quando non si vede defluire l’urina: ciò significa che il catetere è giunto in vescica;
■ nel caso il catetere si “blocchi” e non entri in vescica, ritirarlo un pochino e riprovare facendo un paio di colpetti di tosse oppure un espirio profondo;
■ nell’uomo, introdurre il catetere tenendo il pene rivolto verso l’alto per facilitarne il passaggio in vescica e ritirarlo, una volta terminata l’operazione, nella medesima posizione;
■ accertarsi che la vescica si sia svuotata completamente sfilando lentamente il catetere in modo che fuoriescano anche le ultime gocce;
■ non temere di perforare la vescica in quanto il catetere ne seguirà sempre dolcemente le pareti;
■ dopo l’uso gettare il catetere (che è sempre monouso) e lavarsi nuovamente le mani;
■ rispettare rigorosamente la periodicità delle cateterizzazioni come da prescrizione medica: ricordare che troppa urina in vescica può causare pericolose sovradistensioni del detrusore ̧ e quindi tenere sempre presente le potenziali cause di riempimento precoce della vescica (alcolici, caffè, diuretici, freddo, immersione in acqua, sdraiarsi dopo che si è stati a lungo seduti o fermi in piedi magari senza calze)


...continua

Tratto da "Blue Book - 201 risposte alla mielolesione" di Mauro Menarini e Judit Timar,
Versione completa con testo e immagini ordinabile in modo completamente gratuito.


ORDINA LA TUA COPIA GRATUITA